... che non finisce mai. Normalmente è il momento della giornata che preferisco, ma da qualche tempo la notte non mi è amica. Non è più la mia complice compagna di sogni e desideri da realizzare. Il rifugio segreto e sicuro da cui farmi avvolgere. La salvezza dell'udito e dell'inquinamento acustico. Non mi accoglie più tra le sue braccia per condurmi da Morfeo...
La notte, ora, è un calvario in cui il dolore si amplifica. E' una prigione con persiane chiuse. Mi sta legando l'anima, togliendo il respiro e cancellando i sogni... la mia mente si rifiuta di pensare e lavorare. E' come se fosse finita la corrente: disperatamente cerco l'interruttore e non lo trovo.
Un piccolo raggio di sole stava, teneramente e debolmente, cercando di risplendere nel mio cuore. Non so per quanto. Non so se sarà nuovamente possibile. Per ora non ha sopravvisuto.
Il destino a volte è crudele. Stavo appena assaporando la possibilità di felicità...puf!, è nuovamente svanita. Mi manchi. Ho bisogno di te come dell'aria che respiro. Ho bisogno dell'anima e del cuore di cui ti ho fatto dono. Ho bisogno di te...
La sofferenza fisica la sopporto, ma quella dell'anima è mille volte peggio. La devastazione ti lacera e ti ingrigisce. Non ti rimane nulla a cui aggrapparti. Non ti rimane nulla per cui combattere. Non ti rimane nulla in cui credere. La ragione cerca di trattenerti. La ragione prova a farti vedere tutte le cose buone. La ragione tenta di prenderti per mano...
Le risorse dell'essere umano sono infinite. So che anche questa volta ne uscirò, ma a che prezzo? Già, a che prezzo... diventa sempre più alto. Il colore perde di intensità. Il sorriso scompare. Il freddo penetra nelle ossa. La rigidità ti trasforma, fino ad arrivare a pietra...
Ho finito di leggere un'altro libro e sono triste. E' stato troppo breve. L'ho letto troppo velocemente. E' come perdere un'amico: si, tanti altri ve ne sono da conoscere, ma non come quello... Forse risiede proprio qui la mia malinconia. La mia difficoltà nell'aprirmi e legarmi con le persone. Amo conoscerle, ascoltarle e aiutarle, però mi concedo poco loro. Esprimo poco i miei sentimenti. Sono come quei libri che inizio e non voglio finire perchè mi piacciono immensamente: sono curiosa e presa dal loro racconto ma triste e indesiderosa di arrivare alla fine.
A volte credo che la verità risida nel plot del "mio libro". Non c'è poi tanto da scoprire. E' come se alla fine la frase spontanea fosse "tutto qui?" e io soffro per questo. Già, proprio perchè è "tutto qui"...
1 commento:
Il "plot del tuo libro" è esattamente ciò che è.
Solo l'incipit, lo spiraglio che ti mostra una frazione di quell'immenso e luminoso mondo che sei tu.
Non un lato, ma mille sfaccettature diverse.
Non un piatto e grigio colore monotono, ma uno spettro ben più ampio di quello che una semplice persona possa percepire.
Come un diamante per essere la spendida gemma che io vedo, hai dovuto subire pressioni inimmaginabili.
Ma questo non muta il tuo essere attuale.
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