E' tornato.
Sono sempre stata amante delle favole ("rovina" della maggior parte di noi ragazze). La lettura di esse era/è una certezza: il lieto fine.
Forse da qui nascono le mie aspettative. Il desiderio feroce, sì molto feroce, di un lieto fine.
Qualche tempo fa combattevo per uscire da un lungo, gelido buio, che mi intrappolava, soffocandomi e consumandomi.
Poi la speranza...
La lenta e dura ripresa. Il ritorno dell'immensa, calda luce a rigenerami.
Il ritorno del sorriso perduto. La speranza di una nuova rinascita. L'aspettativa di nuove energie atte a costruire, realizzare quei tanto desiderati progetti. Il raggiungimento di quella tanto attesa oasi nel deserto...
Giorno dopo giorno il sorriso si è fatto più deciso e certo. La mente si è rilassata lasciando sgorgare quei sospesi pensieri latenti. La volontà ha assecondato i fatti e aiutato "il fare".
Nuovi progetti sono nati, altri sono in via di conclusione. Insomma, le cose cominciano ad andare per il verso giusto. No, non senza fatica, ma ogni giorno sempre meglio.
Ogni giorno sempre meglio.
Piccole gratifiche. Piccole soddisfazioni. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Ogni giorno sempre meglio.
Piccole sconfitte. Piccole delusioni. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Ogni giorno sempre meglio.
Piccoli dolori. Piccole incomprensioni. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Ogni giorno sempre meglio.
Stringendo i denti. Tenendo duro. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Ogni giorno sempre meglio.
La routine comincia a farsi da padrona. La sensazione di sicurezza timidamente si fa largo nella mente. Comincio a rilassarmi. Abbasso la guardia. Vivo con maggiore forza questo quotidiano che desidero migliorare.
Ogni giorno sempre meglio.
Finalmente posso permettermi di fare la turista per caso. Di uscire a cena con gli amici...
Ogni giorno sempre meglio.
Fino ieri.
Si, è vero, i segnali ci sono stati. Non ho voluto ascoltarli. Non ho voluto sentirli.
Come il fruscio del vento creato da un colpo di sciabola mi sono svegliata. Nel cuore della notte. Un sordo urlo. Gli occhi spalancati. Il corpo contorto in quel dolore lancinante. Il terrore del calvario vissuto si ripresenta dinnanzi me. Come un film, virato nei toni del grigio/blu scuro, in duplice velocità, rivivo le stesse situazioni.
"Sto dormendo" mi dico, "devo assolutamente svegliarmi!"
Strigo i pugni. Stringo i denti. Strigo e apro gli occhi. Mi manca l'aria. Sto sudando. Cerco velocemente qualcosa per farmi aria. Ancora non capisco se sono sveglia o sto dormendo, quando..."No!" La fitta si fa più forte. Ora è una certezza. E' tornato.
Non riesco a muovermi: il dolore è fortissimo. La testa gira come se stessi girando su una ruota velocemente. Si, è lui.
Il dolore è tornato.
La cosa peggiore non è tanto ricomiciare il "calvario" e il lungo pellegrinaggio alla ricerca della cura migliore. La cosa peggiore è cercare di mantenere la mente "sana". Si, cercare di non lasciarsi divorare dalla stanchezza, dal dolore, dalle pressioni. Di non perdere la speranza e quella vitalità fonte di vita. Cercare di vivere senza chidersi "Riuscirò a portare a termine quello che sto facendo senza dovermi interrompre perchè sono costretta a stare a letto?" "Posso permettermi di prendere quell'impegno senza doverlo annullare all'ultimo minuto?" "Do la mia disponibilità per fare qulla gita o è meglio che rinunci? Si, non so se starè bene e mi scoccia dover dire "no" all'ultimo..." ...
Il dolore è tornato. Era prevedibile. Mi ero illusa come se questa potesse essere stata la "volta buona"... Ma ci sarà mai una "volta buona"? Non lo so. Nessuno lo sa.
"Ok, ora devi farti forza. Coraggio. Ci sono tante cose da fare. Devi concludere i progetti iniziati. Devi organizzarti per quelli in viaggio. Su! Non lamentarti. Non crogiolarti. Muoviti!" Ecco cosa mi dico. Non è facile, soprattutto quando mi prendono sconforto, melanconia, impotenza...
Ci riuscirò. Non so come, ma ci riuscirò. Combatterò fino a trasformare questo fruscio del vento creato da un colpo di sciabola, in una dolce e cada carezza di un petalo di fiore pieno di inebriante profumo e soave musica danzante.
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